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Addio Maestro


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Il compositore tedesco Karlheinz Stockhausen è morto, a 79 anni, mercoledì. La notizia è stata diffusa solo oggi dalla vedova, Mary Bauermeister, e dalla Fondazione che porta il suo nome. Il decesso è avvenuto a Kürten, in Germania. Nato il 22 agosto del 1928 a Kerpen-Modrath, Stockhausen è stato docente universitario e autore di numerose pubblicazioni sulla teoria della musica ma soprattutto, con le sue oltre trecento compisizioni, ha contribuito in modo significativo a rivoluzionare la musica del XX secolo, sebbene la sua eccentricità e un certo narcisismo abbiano spesso attirato su di lui le critiche negative degli esperti. Considerato un pioniere della musica elettronica, ha influenzato generazioni di artisti, da Brian Eno a Bjork.

 

Nato a Kerpen-Modrat il 22 agosto del 1928, Stockhausen inizia i suoi studi di musica e pianoforte al conservatorio di Colonia nel 1947. Il suo esordio come compositore avviene nel 1950, mentre prosegue la carriera di docente universitario e autore di numerose pubblicazioni sulla teoria della musica.

Negli anni Cinquanta si sposa con Doris Andrae, con la quale ha un figlio, il trombettista Markus Stockhausen, che suonerà spesso con lui. Negli anni Sessanta sposa con l'artista Mary Bauermeister: anche lei gli dà un figlio, il compositore Simon Stockhausen.

 

Il maestro esordisce con composizioni come Doris, più tradizionali, per passare poi alla musica seriale (per esempio in Kreuzspiel o Formel). Considerato uno dei fondatori della cosiddetta "musica puntuale", tra il 1953 e il 1998 collabora strettamente con lo "Studio per la musica elettronica" della radio Westdeutscher Rundfunk, della quale per qualche tempo è anche direttore artistico, mentre comincia a dedicarsi di più alla musica elettro-acustica. E' in quello studio di Colonia che realizza, nel 1955, la sua opera centrale Gesang der Juenglinge (Canto dei fanciulli).

 

Con le sue composizioni, nel padiglione della Germania, nel 1970 è l'attrazione principale dell'Esposizione Mondiale di Osaka. Ed è a partire da quel periodo che crea una delle opere liriche più voluminose della storia della musica: Licht (Luce).

 

Risale al mese scorso l'annuncio che stava lavorando a una nuova versione del suo ciclo musicale Zodiaco, per celebrare il suo 80esimo compleanno. Il lavoro era stato commissionato dall'Accademia filarmonica di Bologna e avrebbe dovuto debuttare il 16 settembre 2008, con la direzione di Claudio Abbado.

 

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