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Germania 2006


s.guerro

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giocava meglio l'australia di quel brasile, gli avversari non si giudicano sulla carta, ma sul campo

 

( e che il brasile non giocava bene lo dissero tutti subito in tempi non sospetti dalla prima partita, non hanno certo aspettato che venissero rispediti a casa dai galletti )

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Intanto però il Brasile ha dato 2 pere all'Australia, non un rigore inventato al 94°...

Il Brasile veniva criticato perchè ci si aspettava lo spettacolo, non perchè giocasse realmente male...

Dall'Italia ci si aspetta il catenaccio e se si vede una azione decente, si dice che gioca bene :D

 

Il Brasile è stato ridimensionato dalla Francia di quella sera...

E comunque sempre più valido il Brasile dell'Ucraina, dai...

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oddio, io temo quasi di più Ribery di henry

andy...non esagerare eh...uno è un semisconosciuto appena scoppiato di forma,l'altro è un campione,uno dei giocatori più forti del mondo...a rigor di logica una persona intelligente chi dovrebbe temere di più?ribery? :quipy:

 

incidente o meno, corre come un dannato ed è una vera spina nel fianco...

si,vabbè...ma sarà stanco a questo punto...è un terrestre,mica un marziano!!ha corso per 6 partite come un disperato!io spero che la benzina sia finita... :diav:

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andy...non esagerare eh...

Guarda che mi sa che hai sbagliato :D

Comunque anche Ribery è un ottimo giocatore; d'altronde se Trezeguet non gioca è per "colpa" sua, è lui che gli ha fregato il posto... Anche se il ruolo è diverso...

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Da calciatori.com

 

...già campione del mondo nella categoria 'Nazionalismo degno di miglior causa' è la classe giornalistica italiana, che ha la presunzione di rivolgersi a un pubblico di tifosi: presunzione purtroppo fondata, non solo nel calcio. Civoli che ironizza su Ballack che accetta le megaofferte di Abramovich (invece Totti gioca gratis), pochi giorni dopo un memorabile 'mercenario Hiddink' (Capello invece è uno attaccato alla maglia), Caressa che piange forse per entrare nella storia (noi piangevamo per le sconfitte di Panatta, quindi possiamo credere a tutto), Mazzocchi che si presenta in studio avvolto nella bandiera italiana (la porterà anche nel reality in Arizona?), i commentatori con un unico registro tifoso in parte perché così gli era stato detto di fare e in parte per gufaggio puro (secondo voi i reduci del 1982 stanno tifando per un Italia campione del mondo?): di sicuro queste persone in privato non si sarebbero comportate così, ma questo è quello che la maggioranza vuole vedere. Unanimità, demagogia, tifo, soprattutto un nemico comune da demonizzare: con i titoli della Bild, giornale popolare ma che ha il grande pregio di essere fatto per i lettori mentre quelli italiani servono solo a lanciare messaggi ai nemici politici, visti come la posizione ufficiale del governo tedesco e addirittura come il sentimento prevalente in Germania. Fatta ogni tipo di proporzione, la stessa logica dei fanatici islamici che scambiavano una vignetta su un giornale danese per la posizione dell'Europa. Basti pensare a quanto si è parlato dell'articolo satirico di Der Spiegel, quello sui 'parassiti', con la risposta non solo di Gattuso e Nesta, liberi cittadini, ma di giornalisti che evidentemente pensano che un loro collega non possa ragionare con la sua testa ed essere unico responsabile di quello che ha scritto. Quante volte abbiamo letto vignette con un tedesco rappresentato con in mano un boccale di birra, se non con un elmetto della Wermacht? La nostra 'pizza', di cui andiamo tanto orgogliosi, è non a caso oggetto di un articolo di prima pagina della Gazzetta insieme ad altri capisaldi dell'ignoranza nazionale, come il mito del maschio italiano che farebbe impazzire le tedesche, affascinate dal poster di Cannavaro e Pirlo oliati e in mutande. Luoghi comuni, non casi diplomatici per cui la Merkel e Prodi debbano scusarsi: con chi, poi? La qualità della nazionale italiana è stata superiore a quella della squadra di Klinsmann, e con grande merito Lippi è in finale: tanto, tantissimo rapportato alla storia dello sport più diffuso nel mondo. Ma nel corso dell'ultimo mezzo secolo per trovare lavoro e vivere in maniera più civile sono stati e sono ragazzi italiani ad emigrare in Germania, piuttosto che il contrario: anche questo qualcosa vorrà dire. Magari che queste persone preferiscono leggere la Bild, oppure (azzardiamo) che hanno capacità e voglia di lavorare piuttosto che di chiedere una raccomandazione al ras del quartiere. Luoghi comuni…

 

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per una volta che noi italiani siamo tutti uniti c'è sempre qualcuno a cui non van bene le cose...

Nei 190 minuti (piu recupero e tempi supplementari) vedendo quelle 11 maglie azzurre correre in lungo e in largo per il campo succede una cosa pazzesca...

...ricchi o poveri, di destra o di sinistra, house o dance, belli o brutti, alti o bassi, magri o grassi, interisti o milanisti, romani o laziali, granata o juventini, fiorentini o livornesi che siano siamo tutti uniti a tifare ITALIA.

In questi momenti mi sento ancor più un FRATELLO D'ITALIA.

E non è colpa mia se mi batte il cuore quando vedo sventolare il tricolore e non mi sento ipocrita o "finto tifoso" solo perchè martedi dopo il gol di Grosso avrei abbracciato anche FABRI FIBRA o LUCIANO MOGGI.

 

 

 

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