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Albertino Su "musica"di Repubblica


leparole

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nell'inserto di oggi c'è un intervento di albertino che parla di palinsesto radiofonico e di scelte di programmazione dei dischi..parla in generale, non della dance..

fra le altre cose dice:"passare dischi come quelli di caparezza o dj francesco sono stati un rischio"...

domanda: I DISCHI DI DJ FRANCESCO SONO MAI PASSATI SU RADIO DJ??

a me non risulta proprio ( non che la cosa mi sia particolarmente dispiaciuta, intendiamoci.. )..che banfone, negare l'ostracismo che esiste anche a radio dj...

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grazie della segnalazione leparole... l'argomento del palinsesto radiofonico mi interessa anche per la mia tesi di laurea sulla radio, che mi accingo ad ultimare.

 

mi precipito subito ad acquistare il giornale.

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leparole se talvolta scovi qualche articolo sulla radio... segnalami pure, che io sto facendo la tesi proprio sul modello della 'radio di flusso', e la mia bibliografia di giornali e articoli e' ancora decisamente carente.

 

purtroppo non viene dato il giusto spazio alla radio sulla stampa, molte riviste non hanno piu' nemmeno una misera rubrichina su di essa.. tutti a parlare sempre e comunque di questa stra-maledetta tv

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Be'... frequentavo, visto che ormai li esami gli ho finiti e mi manca, appunto, solo la tesi.

 

Facevo Scienze della Comunicazione, indirizzo Comunicazione d'impresa.

 

Ma quando mi iscrissi io questa facolta' era a durata quinquennale, mentre adesso che sono tutte triennali, puoi scegliere tra:

 

- Comunicazione di Massa

- Comunicazione d'Azienda

- Comunicazione Istituzionale

 

In teoria, se hai 18anni, adesso a 21 potresti essere gia' laureato.

 

E sostenere poi dopo, in maniera facoltativa e se lo desideri, un biennio di specializzazione (nel vecchio ordinamento, al quale io appartengo, gia' compreso).

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ho scansionato l'articolo.....sarà compito di Mauro riportarlo on line e farvelo leggere!

 

 

:-)

 

I DISCHI DI DJ FRANCESCO SONO MAI PASSATI SU RADIO DJ??

 

NO!!!!!!!!!

 

MAI!!!!!!!!!!!!

 

Anzi Alberto e company lo prendono sempre in giro ogni volta che esce un suo nuovo singolo!!!!!!

 

ALBERTO NON DIRE BUGIE..........!!!!!!!!!!!!!!

 

CI SONO 6 MILIONI DI ASCOLTATORI CHE OGNI GIORNO TI ASCOLTANO E TI POSSONO CONTRADDIRE SU QUESTA FRASE !!!!!!!!!!!!!

 

:muhehe::muhehe::muhehe::muhehe::muhehe:

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Eccovi il testo dell'articolo ;) :

 

Manuel Agnelli su Musica ha lanciato una provocazione: il successo lo decretano sempre i soliti noti. Ma è davvero così? Lo abbiamo chiesto a Albertino il dj che detta la linea. Risposta: Agnelli faccia un bel disco, poi ne parliamo.

 

di Cristina TAGLIABUE

 

Non e bello ciò che e bello... Tranne quando si tratta di musica. Parole del signor "airplay" italiano, mister Albertino. Insieme al fratello Linus è da più di vent'anni alla guide dei palinsesti di Radio Deejay, il primo network nazionale. Quello che detta le regole anche per tutti gli altri, tanto per capirci. Perchè se una canzone viene trasmessa da Deejay, anche le altre radio, in novanta casi su cento, seguono a ruota. Per non parlare delle classifiche dei dischi venduti, che in gran parte sono la diretta conseguenza dei passaggi radiofonici, quanto meno per quanto riguarda i singoli.

I programmi e i personaggi che animano la giornata - e la notte - di Deejay sono parecchi, ma la musica rimane il parametro numero uno su cui si misura l'audience. Sei milioni e mezzo di persone ogni giorno.

Abbiamo chiesto ad Albertino perchè l'impressione diffusa è che in radio passino solo "i soliti pezzi", e che cosa risponderebbe all'articolo di Manuel Agnelli comparso su Musica il 23 settembre scorso. Quello che dava addosso ai soliti giornalisti della carte stampata, che non si scomodano a scoprire e a raccontare i nuovi fenomeni del rock italiano.

E compito delle radio portare all'attenzione del grande pubblico i nuovi talenti?

«In parte sì, ma soltanto se si tratta di pezzi veramente belli. Quando Manuel Agnelli farà un bel disco noi saremo i primi a programmarlo, ma al momento non ricordo nessun suo successo. Quello che facciamo in radio è ascoltare le migliaia di cd che ogni giorno ci vengono consegnati, e selezionarli secondo il nostro gusto. I nostri parametri sono semplici: o un disco funziona, oppure no. Non c'è scampo. E sfido chiunque a non saper riconoscere un brano veramente forte da uno senza carisma».

Non è una questione di gusti, quindi. Se un singolo funziona deve per forza piacere alla gente, gli ascolti medi non si abbassano e la macchina dell'"airplay" rimane su standard.

«Abbiamo trenta deejay in radio che ascoltano e scremano, e poi ci sono altri che, come me, possono insistere nel programmare anche un pezzo che sembra sfuggito all'attenzione degli altri. Qualche esempio? Due destinidei Tiromancino. Appena uscito dal cinema, dopo aver visto Le fate ignoranti di Opzetek sono passato in radio e ho detto the il pezzo andava inserito in palinsesto. E infatti siamo stati i primi a lanciarlo. Il brano era talmente bello da non suscitare alcun dubbio sul suo successo. E così è stato».

Inserzionisti pubblicitari e case discografiche, quindi, non hanno alcuna voce in capitolo sulla programmazione?

«Non siamo così prostituiti al vile denaro, questo no. Ci capita addirittura di rifiutare spot che non sono in linea con i nostri gusti. Non possiamo promuovere degli album che poi in radio non programmiamo. Altra scelta, per esempio, è di non accettare pubblicità di alcolici. Abbiamo una posizione precisa, e teniamo duro su questa linea» .

Ma si possono fare scelte controcorrente essendo la prima radio nazionale e dovendo fare audience come in tv?

«In questo senso siamo i più coraggiosi: inserendo pezzi come Caparezza o Dj Francesco spesso abbiamo rischiato. Certo, non possiamo programmare Tom Waits perchè, se anche mi piace, non è in linea con i gusti dei nostri ascoltatori della radio. Ma tant'è. Abbiamo milioni di persone da accontentare, e spesso ci sacrifichiamo non mettendo cose pure valide, ma di nicchia».

Cose the ascolti ma the sat the non potrai mai mettere in onda...

«Essere primi non è facile. La nostra non è una posizione di monopolio regalato. In questi 20 anni abbiamo lavorato sia sulla musica che sui contenuti per arrivare a diventare quello the siamo. lo, poi, sono molto legato ad alcuni generi, come la dance e l'hip hop. In radio ho lanciato Neffa, e ne sono orgoglioso. Ma a casa mia, poi, in privato, non sono così schiavo dei grandi successi. Ho anche pensato di fare un sito Internet, in cui inserire la mia collezione personale, una sorta di playlist di Albertino, ma...».

Ma?

«Ma un sito ha costi the non si ripagano, e così ho lasciato perdere. Ma se lo facessi, un giorno, per molti potrebbe essere una sorpresa capire chi sono davvero, al di là di Radio Deejay».

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