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Solo In Italia


mautrancemusic85

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penso che sia un vizietto tutto nostro,quello di dover criticare sempre e comunque dei personaggi che fanno cose importanti e ci rendono orgogliosi di essere Italiani all estero..chissà come mai infatti i più grandi se ne scappano via da qua..non lamentiamoci poi se nei locali andiamo a sentirci LA GASOLINA,PAPI CHULO,DRAGOSTEA,ASEREJE,l HIP-HOP e tutto il resto! :wall:

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Criticare? Ma se non si può neanche criticare è finita...comunque i grandi se ne sono andati non per le critiche, ma perché i "poteri forti" li hanno lasciati andare, perché era ora di cambiare per loro!

 

E poi basta con sto Gigi, non esiste solo lui.

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E' però altrettanto vero che (Gigi a parte) noi italiani abbiamo la tendenza ad essere un po' esterofili...e non solo in campo musicale....penso alle macchine (la Golf è un mito quando noi abbiamo la 147,e sfido chiunque a volerle anche solo paragonare) alla moda (quegli schifosissimi Rich,quando tutto il mondo ci invidia per la nostra moda) e tante altre cose.

 

Tornando IT,d 'accordissimo cone Seba,non esiste solo Gigi,ma anche i vari Picotto ,Mario Più , Manuel Le Saux :cuore: e altri che mi rendono non orgoglioso,ma orgogliosissimo di essere italiano.

 

Amo l'Italia,e amo gli italiani.

Altro che esterofilia...ma che me ne debbo fare [cit.]

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potessi scapperei e rinnegherei la mia nazionalità...

 

dall'estero abbiamo tutto da imparare

 

primeggiamo solo nelle cose INUTILI... la cucina... la moda.... MA FUCK.

:abbracc::abbracc::abbracc::abbracc::abbracc:

 

pero trail ti sei dimenticato la cosa piu inutile

 

anche se a dire il vero non primeggiamo...pero per il 90% ci si rimbambisce.......ed e il calcio :ciao:

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Concordo con CornHolio.

 

L'italiano medio ha un approccio verso il calcio distorto, malato, oserei dire totalizzante: fa di esso il centro della propria vita.

 

E cosi', se la propria squadra di calcio perde una partita o addirittura retrocede, e' motivo sufficiente per star male un'intera settimana, o addirittura farsi il fegato amaro per mesi.

 

Cosi' non va. Bisognerebbe recuperare un approccio disteso e rilassato verso questo fantastico mondo: che e' e deve rimanere un semplice gioco, uno sport in cui si puo' vincere e si puo' perdere.

 

Io lo vivo cosi'. Quest'anno spero che il "mio" Taranto salga di Categoria, tornando in C1, obiettivo per il quale la societa' si e' ben attrezzata.

 

Lo seguiro', andro' allo stadio quando sara' possibile, saro' felice per una vittoria e dispiaciuto per una sconfitta, ma tutto finira' li'. Se non dovessimo riuscire a tagliare il traguardo della promozione, non ne faro' certo un dramma, la mia vita personale scorre altrove.

 

Questo per me e' un semplice hobbie, una sana passione sportiva e nulla, ma proprio nulla di piu'.

 

Saluti

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Concordo con CornHolio.

 

L'italiano medio ha un approccio verso il calcio distorto, malato, oserei dire totalizzante: fa di esso il centro della propria vita.

 

:abbracc:

 

La verità è che delle persone DEVONO identificarsi con la propria squadra,perchè evidentemente hanno una vita piatta,della quale sono infelici.

 

Poveretti.

 

Un conto è tifare,un altro conto è quello di creare disordini,picchiare altra gente ,buttare motorini dagli spalti per una squadra.

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Un grandissimo FUCK al calcio.

 

Le cose che sono successe a Messina e a Genova sono lo specchio del degrado culturale del Paese.

 

Padri di famiglia che anzichè andarsi a fare una bella scopata con la moglie,bruciano cassonetti dll'immondizia.

 

Per una squadra di calcio.

Rendetevi conto.

 

 

Grande Cornholio , abbiamo una dimensione dello sport (calcio) cha fa schifo ;

Ma cosa gliene deve fregare a un tifoso se la sua squadra viene retrocessa perche non paga le tasse , oppure ben piu grave per illecito sportivo , ad andare a bruciare cassonetti , bloccare traghetti o minacciare il boicottaggio delle olimpiadi.

Ma stai a casa che ti hanno pure preso per i fondelli , visto che ti fanno fallire la tua squadra ... ma il mondo continua non c'è bisogno di prendersela cosi

 

Prendiamo come esempio lo sport americano

I tifosi non osano scannarsi , non esistono curve , tutti insieme a tifare , ci sono moltissime famiglie , si mangia si beve senza cha cadano motorini,(strutture all avaguardia) .

Esiste il tetto salariale, tutti pagano le tasse regloarmente , aiutano le squadre che sono in fondo alla classifica avendo il diritto di draftare giocatori per primi , non ci sono retrocessioni ne promozioni.

Inoltre la loro disciplinare sdanga di brutto quando ce ne bisogno , vedi artest (1 anno di squalifica)

Non ci sono 7 ricorsi , al massimo 1

 

Bisogna cambiare mentalita

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