Seba Posted September 14, 2006 Author Report Share Posted September 14, 2006 O usare l'internet con criterio...uscendo dalla propria prigione di dischi e preconcetti...ragazzi, ormai siamo in un periodo in cui la fruizione della musica è cambiata radicalmente...certo, c'è sempre il rischio che si venda meno musica...ma mi pare che si stia risolvendo un po' anche questo Link to comment Share on other sites More sharing options...
Cece Posted September 14, 2006 Report Share Posted September 14, 2006 O usare l'internet con criterio...uscendo dalla propria prigione di dischi e preconcetti... è un bel po che lo dico...che vado contro a molti e a volte mi rendo pure antipatico..ma sinceramente trovo assurdo vedere chi si lamenta di musica che ascolta senza far nulla per trovare qualcosa di alternativo...è come lamentarsi del proprio stipendio...senza magari dire...e se cerco un altro lavoro? no...andiamo avanti coi paraoocchi (o paraorecchi in questo caso)...ovviamente questo vale per chi si lamenta sulla musica che passano nelle radio (nei club è gia diverso)...e pochi...non si lamentano. questo non vuol dire che la trance è la via di salvezza per tutti, ma almeno per me è il genere che continua a darmi entusiasmo quando sento un pezzo con delle battute, poi ognuno è fatto a modo suo e magari puo' apprezzare altri generi...ma se non li si cerca...vabbeh continuiamo a lamentarci. Link to comment Share on other sites More sharing options...
s.guerro Posted September 14, 2006 Report Share Posted September 14, 2006 quanto mi piaceva la tastiera a tracolla alla sandy marton!!!!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
vincenzocallea Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 Mi permetto di dire la mia visto che è partito tutto dalla segnalazione di the colour inside. Rudebox di Williams secondo me è un gran pezzo e seppur lui ha un contratto milionario con la sua etichetta cambia genere spesso, è un artista eclettico e passa dalle ballate smielate a pezzi come rudebox che sono un concentrato di tecnologia usata bene (mio modesto parere). Riguardo alla musica dance degli anni 90 (di cui sono fan sfegatato) appoggio quello che si diceva prima... in quegli anni la dance soddisfava chiunque c'èra della buona tecno, della commerciale a volte stomachevole che aveva un suo target ben preciso, le produzioni pop dance da tipical a tony di bart da duke a sandy b etc etc, e c'èra soprattutto l'underground che era rivolta ai palati + fini e ai dj alternativi. Quindi si poteva spaziare e in ogni settore c'èrano tante produzioni mediocri ma tantissime eccellenti. I dj suonavano musica diversa e si identificavano molto meglio di adesso. OGGI invece i giovani dj che prima facevano giustamente commerciale (partendo magari dalle feste private) oggi se la tirano dicendo che suonano Electro (magari la stessa playlist che il giorno prima hanno sentito da vannelli o ralf etc etc), i dj commerciali non esistono + se non quelli che suonano Hip Hop e R'n'B ad inizio serata. Le radio si ritrovano valanghe di dischi elettronici che non possono inserire nel palinsesto tranne che nei mixati notturni o nei programmi di settore. La crisi che ha colpito le vendite oggi non è più una scusa ma una certezza: I VINILI NON VENDONO NEANCHE SE FAI UNA HIT ALLA B.SINCLAIR e devi sperare nelle compilation che vendono la radice quadrata di qualche anno fa. MORALE: molti produttori eccellenti sono spariti (vedi visnadi che non sbagliavano un disco neanche se lo producevano con un Vic 20) i pochi che provano a non fare elettronica e a fare cantati pop dance dopo 10 tentavi di scarto dalle etichette o dalle radio mollalo l'osso. Aggiungiamo anche che negli anni 90 per cominciare a pensare di produrre un disco dovevi avere le capacità, la cantantante possibilmente madrelingua e uno studio MIDI attrezzato di tutto e molto cosstoso... oggi ogni dj con un PC si sente produttore e basta che mette una drum e un basso elettronico crede di aver fatto una produzione. Il mio non è uno sfogo, ma cerco di analizzare un po di punti critici del momento. Prima di fare un disco alla Flanders ci penso 10 volte perchè produrlo significa diverse settimane di lavoro dopo aver partorito una melodia credibile x i mercati internazionali, e spesso i risultati di riscontro sono meno di una traccia elettronica. Cerco di stringere i denti ed andare avanti, ma se in un anno un produttore che lo fa per lavoro collezziona 10 dischi che vendono 150 copie ciascuno CREDETEMI che va fuori di testa. Link to comment Share on other sites More sharing options...
leparole Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 sono d'accordo su tutto il discorso e capisco benissimo.. NON concordo e MAI lo farò per quella monnezza ( a parer mio ) di rudebox ( pareri personali, s'intende...ma i risultati guarda caso pare latitino... ) Link to comment Share on other sites More sharing options...
123 Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 e seppur lui ha un contratto milionario con la sua etichetta cambia genere spesso, è un artista eclettico e passa dalle ballate smielate a pezzi come rudebox che sono un concentrato di tecnologia io intanto ti quoto questo....... ma sono daccordo anche su altri passi del tuo discorso..... se possibile di chiedo degli esempi di brutta commerciale anni 90 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Cece Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 cartoons, aqua, Sons Of Ilsa (forse il piu' odiato personalmente in assoluto)... Link to comment Share on other sites More sharing options...
leparole Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 z100, ramirez... Link to comment Share on other sites More sharing options...
s.guerro Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 che tempi Link to comment Share on other sites More sharing options...
Seba Posted September 15, 2006 Author Report Share Posted September 15, 2006 E' vero, in effetti electro e minimale non sono generi molto radiofonici, però...se anche Mauro Picotto fatica a comprare vinili vuol dire che c'è anche altro sotto... Link to comment Share on other sites More sharing options...
CornHolio Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 Il mio non è uno sfogo, ma cerco di analizzare un po di punti critici del momento. Prima di fare un disco alla Flanders ci penso 10 volte perchè produrlo significa diverse settimane di lavoro dopo aver partorito una melodia credibile x i mercati internazionali, e spesso i risultati di riscontro sono meno di una traccia elettronica. Cerco di stringere i denti ed andare avanti, ma se in un anno un produttore che lo fa per lavoro collezziona 10 dischi che vendono 150 copie ciascuno CREDETEMI che va fuori di testa. Giustissimo. Ed il problema è il mercato,senza dubbio. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Seba Posted September 15, 2006 Author Report Share Posted September 15, 2006 Il mercato andrebbe anche alimentato un po'... Link to comment Share on other sites More sharing options...
galagius Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 Fa sempre molto piacere leggere l opinione di un addetto ai lavori riguardo la crisi della "Dance". Il problema comunque è anche nostro... diamo la colpa alle radio e alla qualità musicale però un disco non lo compriamo mai ps: mi sono sempre chiesto come mai escono comunque "100 dischi al giorno" se c è questa crisi ? Un grazie a Callea per l eventuale risposta. Link to comment Share on other sites More sharing options...
vincenzocallea Posted September 15, 2006 Report Share Posted September 15, 2006 i dischi continuano ad uscire e mi sembra cosa normale... ci sono diverse motivazioni per fare un disco... ad esempio se un robbie rivera fa una track (che apparentemente vende poche copie) diventa comunque un suo biglietto da visita per le serate... e credimi che li il business è grosso. il problema è pensare di fare un traccia elettronica o minimale e farci dei soldi sopra.... le motivazioni devono essere diverse il mercato potrbbe avere una boccata d'ossigeno se cominciano i controlli nelle discoteche e disco bar per bruciare definitivamente i dj o presunti TALI che pensano di fare questo mestiere con il librone dei cd masterizzati scaricati in modo illegale dalla rete.... ...e magari contestualmente favorire chi con i cd vuole suonare e non essere illegale.. ossia bollino virtuale per gli acquisti degli mp3 dance on line... con possibilità di pubblica diffusione Link to comment Share on other sites More sharing options...
Seba Posted September 15, 2006 Author Report Share Posted September 15, 2006 Mi pare però che sia una cosa che colpisce soprattutto il mercato commerciale, perché la roba underground vende sempre... Link to comment Share on other sites More sharing options...
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