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è Morta Oriana Fallaci


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La famosa scrittrice Oriana Fallaci è deceduta a Firenze. La Fallaci era forse la scrittrice italiana più nota nel mondo. Oriana Fallaci era nata a Firenze il 29 giugno 1929. Da tempo soffriva di un male incurabile. Le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata per volontà della stessa scrittrice.

 

Oriana Fallaci era nata a Firenze il 29 giugno 1929. Da tempo soffriva di un male incurabile, ma aveva sempre tenuto lo stesso atteggiamento combattivo, fino alla fine. Negli ultimi anni la sua residenza era New York. Un amore immenso per la Grande Mela, cresciuto ancor di più dopo gli attentati dell'11 settembre. Da quel giorno la Fallaci ha speso le sue ultime energie nella battaglia ideale contro il terrorismo e l'estremismo islamico.

 

 

Io da giornalista non posso che essere dispiaciuto profondamente: una giornalista non prezzolata e mai al servizio di nessuno, pronta a dire sempre e solo quello che pensava ( che sia condivisibile o meno ) contro tutti, di qualsiasi opinione politica, piena di passione ( qualità sempre più rara ) e di combattività.

 

Io la ringrazio per la lezione di giornalismo che mi ha dato ormai da diversi anni.

 

:ciao:

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"Vi sono momenti nella vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere morale, un imperativo categorico al quale non ci si puo' sottrarre (da "La rabbia e l'orgoglio")"

 

Una volta nato non ti dovrai scoraggiare, dicevi: neanche a soffrire, neanche a morire. Se uno muore vuol dire che e' nato, che e' uscito dal niente, e niente e' peggiore del niente: il brutto e' dover dire di non esserci stato. (da "Lettera a un bambino mai nato")

 

- La liberta' e' un dovere, prima che un diritto e' un dovere. Ma il niente e' da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente. (da "Lettera a un bambino mai nato")

 

- Io sono qui per provare qualcosa in cui credo: che la guerra e' inutile e sciocca, la piu' bestiale prova di idiozia della razza terrestre. Io sono qui per spiegare quanto e' ipocrita il mondo che si esalta per un chirurgo che sostitusce un cuore con un altro cuore, e poi accetta che migliaia di creature giovani, col cuore a posto, vengano mandati a morire, come vacche al macello, per la bandiera. (da "Niente e cosi' sia")

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A Firenze era nata, il 29 giugno 1929, e a Firenze ha voluto morire, 77 anni dopo. Avrebbe potuto restare negli Stati Uniti, dove da anni risiedeva. Ma, per il suo ultimo respiro ha scelto di tornare a casa. Per le sue ultime ore ha voluto un ospedale che si affaccia sull'Arno. Nel più stretto riserbo, rigorosamente dettato dal suo inflessibile carattere che ne ha fatto la scrittrice italiana più nota nel mondo.

 

Durante la seconda guerra mondiale si unì al movimento clandestino della Resistenza Giustizia e Libertà vivendo in prima persona i drammi della guerra: nel corso dell'occupazione di Firenze da parte dei nazisti, il padre Edoardo fu catturato e torturato, ed in seguito rilasciato. Per il suo attivismo durante la guerra ha ricevuto un riconoscimento d'onore dall'Esercito Italiano.

 

Oriana Fallaci iniziò giovanissima la carriera giornalistica, come inviata speciale ed in seguito come corrispondente di guerra per L'Europeo: dal 1967 in Vietnam, poi nella guerra Indo-Pakistana, in Sud America, in Medio Oriente. Il 2 ottobre 1968, durante una manifestazione di protesta contro i Giochi Olimpici a Città del Messico, rimase ferita negli scontri tra manifestanti e polizia in Piazza delle Tre Culture. Creduta morta, fu portata in obitorio e solo in quel momento un prete si accorse che respirava ancora. :eek:

Da reporter di guerra seguì alcuni tra i più importanti conflitti del secolo scorso, dal Vietnam al Medio Oriente.

 

Poi, alla avventurosa fase delle corrispondenze di guerra fece seguito la lunga serie di interviste agli uomini e alle donne più potenti della terra: Nguyen Cao Ky, Yasser Arafat, Mohammad Reza Pahlavi, Henry Kissinger, Walter Cronkite, Indira Gandhi, Golda Meir, Nguyen Van Thieu, Zulfikar Ali Bhutto, Willy Brandt, l'Ayatollah Khomeini, e Muammar Gheddafi.

Sono poi numerosi i suoi interventi come opinionista sui fatti principali della cronaca e dei temi contemporanei più rilevanti. Nel novero delle testate per le quali ha collaborato troviamo: New Republic, New York Times Magazine, Life, Le Nouvelle Observateur, The Washington Post, Look, Der Stern, e Corriere della Sera.

 

Consegnandole la laurea ad honorem in letteratura, il rettore del Columbia College di Chicago la definì uno degli autori più letti ed amati del mondo.

 

 

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Una grande perdita per il giornalismo e la cultura mondiale. Come giustamente hai detto tu Leparole un'idea può essere condivisibile o meno ma le idee portate avanti da Oriana sono il simbolo della sua combattività e della sua voglia di portare avanti il suo pensiero e, come si può capire dalle note che hai mostrato, di non rimanere nell'anonimato ed essere preda del nulla.

Grazie Oriana.

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tra le ultime "butades" segnalo questo, per ricordarla anche con un sorriso:

 

"I leader politici italiani non le piacciono, Prodi e Berlusconi vengono liquidati con un gergale "two fucking idiots", quanto alle elezioni politiche non ha votato, né in Italia né per posta da New York: "Perché la gente si umilia votando? Io non ho votato. No!

Perché ho una dignità. Se a un certo punto mi fossi turata il naso e avessi votato per uno di loro mi sarei sputata in faccia". "

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