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Giallone Rmx (anno 1994)


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Correva l'anno 1994, una calda estate tutta da vivere e da ballare fino all'ultimo minuto (all'epoca, me lo potevo ancora permettere...), quando Gigi d'Agostino, a quattro mani con l'amico/maestro Daniele Gas (e' una loro co-produzione), pose mano a quello che viene considerato il suo primo grande capolavoro: il Giallone rmx.

 

Il Giallone rmx e' stato uno dei primi 'successi' del D'Agostino, gia' presente sul mercato discografico italiano con le sue prime Creative Nature: un suono minimale e totalmente avanguardista (per i tempi), una sinfonia vibrante e allucinata capace di coinvolgere l'ascoltatore fedele in un lungo ed appassionante viaggio verso le Emozioni piu' profonde.

 

Era l'alba della mediterranean progressive: i tempi non erano ancora maturi (ne' giallone rmx, ne' la successiva fly entrarono in djp o riuscirono a godere di una grande visibilita' nazionale), questa nuova musica viaggiava stretta attraverso i pochi canali paralleli e laterali che le erano concessi (le prime compilation progressive, che pero' vendevano ancora poco, e alcuni programmi di nicchia, che dovevi riuscire a trovare), spargendo il seme e il suono di un genere che sarebbe presto scoppiato, fragorosamente (nel biennio 1996-1997 quasi l'80% delle produzioni di successo erano progressive o similprogressive, poi la moda si esauri').

 

Fa un certo effetto, sul piano del ricordo personale, pensare a come vedevo Gigi d'agostino all'epoca e a come lo vedo adesso: un artista di avanguardia e capace di disegnare futuri scenari musicali e innovative tendenze allora, un povero cristo che non sa piu' dove sbattere la testa, totalmente incapace di svincolarsi da sonorita' ormai superate e irrimediabilmente vetuste, la triste figura che campeggia oggi, desolante, davanti ai miei occhi.

 

Saluti

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concordo solo in parte con quanto sopra detto

sono d'accordo negli elogi al "pimo" gigi

non sono d'accordo nelle critiche a gigi "attuale"

le prime produzioni di gigi sono stati dei piccoli capolavori (da giallonre remix fly fino a gigi's violin): brani all'avanguardia futuristici che anticipavano il genere mediterranean progressive e la progressive in generale

music e angel simphony rappresentano la "creazione" del genere mediterranean progressive

gigi è stato un maestro del genere che spopolò in italia insieme ad altri grandi vedi daniele gas roland brent mario più e mauro (raf by) picotto ...

dopo il naturale tramonto del genere progressive (non si poteva creare nuovi suoni e melodie all'infinito) gigi si è saputo evolvere con altre produzioni innovative - gin lemon elisir l'amour tojour e le successive - che seppur influenzate dal genere progressive hanno avuto la propria luce

quindi ha prodotto vari brani più commerciali a volte cadendo nel tunnel dei $$$$ (ma credo che qualsiasi persona avendo la possibilità di diventare miliardario producendo qualche brano più scadente ma dalla rendita sicura lo avrebbe fatto - vedi alba & gigi dag)

ed infine ha cercato di ritrovare il suo spirito iniziale e di riscoprire la vera natura della sua dance - basta pensare al programmino su rin ed alle sue ultime produzioni tipo silence gigi's goodnight wellfare e le varie con pandolfi

in questi ultimi brani - per tornare in topic - ho rivisto lo spirito innovativo ed avanguardista di giallone rmx e delle prime produzioni di gigi

ho visto un artista dance che non si interessa alla corrente del momento che non si butta nella house o nella musica elettronica per seguire la moda

gigi ha cercato le sue origini ed ha prodotto altri grandi capolavori come lo è stato giallone rmx

l'amina di gigi è sempre quella : un innovatore ed un amante della dance che faccia sognare

e giallone rmx è stato uno dei primi brandi del genere

un disco che in disco lo ballavi mentre la tua mente sognava viaggi infiniti

un disco che è un viaggio

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Sinceramente le sue ultime produzioni mi sembrano tutto fuorche' 'innovative'.

 

E' ora che Gigi ritorni quello di un tempo, reinventando nuove forme e sperimentando altre vie, la sua "commerciale" tradizionalmente intesa ha ormai segnato il passo, e i flop clamorosi dei suoi ultimi dischi dovrebbero suonare come un pericoloso campanello d'allarme (io questa 'Wellfare' che voi tanto osannate non posso nemmeno giudicarla, semplicemente perche' non l'ho mai sentita da nessuna parte, radio o disco che siano, ed e' clamoroso).

 

Nel 1994 Gigi invento' nuovi suoni, nel 1998 pure... perche' adesso non ci riesce piu'?

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Sinceramente le sue ultime produzioni mi sembrano tutto fuorche' 'innovative'.

 

E' ora che Gigi ritorni quello di un tempo, reinventando nuove forme e sperimentando altre vie, la sua "commerciale" tradizionalmente intesa ha ormai segnato il passo, e i flop clamorosi dei suoi ultimi dischi dovrebbero suonare come un pericoloso campanello d'allarme (io questa 'Wellfare' che voi tanto osannate non posso nemmeno giudicarla, semplicemente perche' non l'ho mai sentita da nessuna parte, radio o disco che siano, ed e' clamoroso).

 

Nel 1994 Gigi invento' nuovi suoni, nel 1998 pure... perche' adesso non ci riesce piu'?

ma se non hai sentito mai wellfare come pretendi di aver ascoltati i pezzi INNOVATIVI DI GIGI(il lento violento per intenderci)

 

bah ma a che serve parlare con te....tanto questo post e nato solo per criticarlo :wall:

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No, pero' ho ascoltato goodnight, quella con i datura del 2004 (gia' ho dimenticato il titolo), e quella che riprendeva il suono di Tetris (sempre del 2004).

 

E queste produzioni, sinceramente tutto mi sono sembrate fuorche' 'innovative' (quella con i datura era pari pari la precedente Will be one, uguale ad essa in tutto e per tutto).

 

Saluti

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per me gigi's goodnight è innovativa

non ti ricordi cosa offriva la dance in quel periodo?

wellfare è innovativa

forever di pandolfi è innovativa

e almeno non seguono la moda house e cercano di ri-creare e migliorare un genere unendo suoni & melodie che fanno musica dance da ballare e per sognare

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No, pero' ho ascoltato goodnight, quella con i datura del 2004 (gia' ho dimenticato il titolo), e quella che riprendeva il suono di Tetris (sempre del 2004).

 

E queste produzioni, sinceramente tutto mi sono sembrate fuorche' 'innovative' (quella con i datura era pari pari la precedente Will be one, uguale ad essa in tutto e per tutto).

 

Saluti

allora io parto dal concetto che i pezzi non debbano essere innovativi ma BELLI

 

chi ha mai detto che il maestro nel recente abbia tirato fuori qualcosa di nuovo.....pero SILENCE e piaciuta a tutti...........wellfare ha di sicuro fatto successo cosiccome summer of energy solo un ubriaco puo dire il contrario........

 

e poi i pezzi house che innavamento hanno portato......pezzi come gray come freemasons come lil love....non saranno mica innovativi...........

 

ad es. un gruppo molto innovativo negli ultimi anni sono i daftpunk che io ho sempre trovato vergognosi........MA NON PER QUESTO NEGO IL LORO SUCCESSO :ka:

 

altri es gli earphones hanno fatto 5 dischi uguali ma quelli ti piacciono....... :ka:

 

tutti i personaggi dance dopo il primo successo si sono adeguati e poi sono inevitabilmente spariti........naive sms e tanti altri.........altri si sono venduti...prezioso :porca: e poi c e lui

 

quello che non si vende ma che fa cio che vuole.......... :diav:

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Può darsi che, per gli amanti della Dance, D'Agostino abbia ancora qualcosa da dire, ma, osservando la sua figura artistica dalla prospettiva di un Trancer, il caro Gigi ha esaurito le sue risorse tempo addietro: poi se un giorno tirerà fuori dal cilindro un nuovo Fly sarò contentissimo di riconsiderarlo come produttore.

 

C'è poco da dire: nel 94 in Europa spopalava la Rave (poi chiamata Hard Trance) e solo in pochi apprezzavano le sonorità morbide poi sviluppate nella Trance moderna. Quindi D'Agostino, come molti altri produttori italiani del tempo (Robert Miles fu la punta di diamante della situazione), si distinsero dalla massa per i loro brani... ...poi pace all'anima loro e alle nostre discoteche...

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Se posso essere sincero, senza che nessuno si offenda, e riconoscendo a Robert Miles il dovuto rispetto per un brano bellissimo quale Children (e Fable indubbiamente), diciamo che in quel ruolo ci capitò per caso. Come già ho letto in un altro post, c'erano due personaggi che avrebbero meritato più onestamente la sua carriera internazionale ovvero Brant e Parrini poichè quella musica l'avevano inventata e sostenuta. Comunque il fato ha deciso così, dunque grande Robert Miles...

 

PS: se però fosse rimasto legato al genere e con la sua presenza avesse aiutato l'ambiente a non collassare su se stesso, gliene sarei stato immensamente riconoscente; ma tale storia è il passato e gli "ammutinamenti" di allora ormai sono solo ricordi sfumati...

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Io non mi offendo figurati, ma ti rispondo dicendoti che ciò che ha saputo creare Robert Miles con la sua musica non l ha fatto nessuno; sicuramente avrà preso spunto da qualcuno, ma al livello che è arrivato Roland Brant e Parrini non ci sono arrivati, vuoi per scelta vuoi per incapacità.

Perciò successo o non successo ciò che ho sentito negli album Dreamland e 23 am non l ho mai sentito da NESSUNO. E ciò incarna proprio la mia musica ideale.

 

Comunque vai tranquillo, non sono come certi tipi che quando gli tocchi il.. mpff "maestro" ti coprono di insulti e ti danno del matto. ;)

 

P.S. Ha abbandonato la dance per dedicarsi al suo sogno, le colonne sonore. Lo trovi sbagliato? Io credo che abbia voluto cimentarsi in una via nuova, più difficile, e ci è riuscito.

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No, se quella era la sua ambizione ben venga, ma il problema è a monte.

 

Tenterò di spiegarmi meglio: anche io comprai Dreamland non appena uscì nei negozi; come tantissime altre persone lo ascoltai mille e più volte, rimanendone sempre soddisfatto (un po' meno per il secondo album, ma amen, sono gusti); come tutti, in quel periodo, fui affascinato dalla figura di Robert Miles che divenne il portabandiera di un determinato suono (superando di colpo la popolarità di D'Agostino, Brant, Parrini che oltretutto avevano un certo curriculum alle spalle): Robert Miles andò al Festivalbar! Non vorrei dire, ma nell'estate del 96 ascoltare Trance (o Dream, che tanto è lo stesso) era da "FIGHI", ti rendi conto?!? Andavi in giro a dire che quella era la tua musica e il "popolo bue" ti ammirava :eek: E questo grazie a Robert Miles!!! Dunque, se una persona diventa un'istituzione (volente o nolente), e, d'un tratto, in coincidenza con l'ingripparsi dell'"ingranaggio discoteche", molla la carica per dedicarsi qualcosa che lo stimola di più, cosa succede? Immagina un generale che abbandona i suoi soldati durante una battaglia incerta, cosa succederà? ... Esatto, proprio quello che è successo: tutti coloro che stavano dall'altra parte della trincea hanno alzato lo sguardo e hanno caricato, annientandoci dalla faccia della penisola: perchè qui si parla di vero e proprio sterminio.

 

Ovviamente è un po' esagerato attribuire l'intera colpa a Miles, poretto, ma la sua ritirata non ha certo giovato, purtroppo. Questa era la mia critica, se critica possiamo definirla.

 

Ciononostante il nostro Robert rimane e rimarrà degno del ruolo che occupa walhalla della Trance perchè la sua Children ha segnato davvero un'epoca. Insieme a Dreamland credo esistano altri due album che hanno fatto la storia italiana di quegli anni: l'album di D'Agostino (quello con in copertina la violinista cyborg) e I Love: The Dream Project di Parrini (forse anche più bello di Dreamland: una bella sfida)... ...e poi tanti tanti produttori e etichette i cui nomi si sono dimenticati nel tempo...

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Insieme a Dreamland credo esistano altri due album che hanno fatto la storia italiana di quegli anni: l'album di D'Agostino (quello con in copertina la violinista cyborg) e I Love: The Dream Project di Parrini (forse anche più bello di Dreamland: una bella sfida)... ...e poi tanti tanti produttori e etichette i cui nomi si sono dimenticati nel tempo...

Concordo al 100% con te ,guru Luna.:ok:!

 

Ricordo che al Festivalbar di quell'anno Salvetti (Vittorio,il grande Vittorio) gli disse: 'tu sei l'orgoglio dell'Italia,hai venduto X - non ricordo esattamente,ma PARECCHIO assai - mlioni di copie'...:cry:

Che dire,aveva ragione. Quell'anno Miles era l' alfiere di tutta la nostra musica....credo che all'estero venisse considerato un grande come Bocelli....per rendere l'idea.

 

Del resto,a parte i frequentatori di questo forum e gli appassionati di vecchia data della musica dance (ebbene sì,perchè parliamo del 1993,DODICI anni fa...non sono uno scherzo) per tutto il resto del mondo (la stragrandissima maggioranza) Robert Miles è l'inventore della Dream.

C' è poco da dire.

 

E'vero che ai tempi ero piccolino (15 anni) ma ho sempre adorato le atmosfere oniriche e le opere di Vangelis,Enigma e Jean Michel Jarre ...non ero tanto ignorantello.

Non è per tirarmela eh,ma per i miei amici ai tempi i Litfiba erano il massimo della trasgressione.:wall:

 

Dico questo per sottolineare che un po' ne capivo...e conoscevo addirittura Roland Brant (sia per Nuclear Sun,sia perchè mi innamorai di Hyperspace,che Alba metteva nella Deejay Parade)...ma se mi avessero detto che l'inventore della Dream era Brant e non Miles...giuro che mi sarei messo a ridere.

 

Questo per dire che Robert Miles non era un'artista che ha inventato un genere e ha venduto moltissimo.

No,per me Robert Miles era (ed è,è sarà) un simbolo.

 

Volenti o nolenti,è la verità. Con buona pace dei bravissimi (e da me amatissimi :cuore:) Parrini e Brant.

 

Va anche detto che non è che Parrini o altri non siano arrivati al grandissimo successo ' vuoi per scelta vuoi per incapacità' .

Secondo me è stato un qualcosa di più grande di loro.

Non hanno capito immediatamente le potenzialità (anche commerciali) della musica che avevano inventato.

E questo,ahiloro,si è rivelato essere un errore fatale.

 

Miles è stato,come si suol dire, l'uomo giusto al momento giusto.

 

Ottime idee,Vannelli e compagnia cantando...e un pubblico maturo a recepire quel mesaggio,che ,negli anni precedenti Roland Brant e Gianni Parrini avevano inventato...ma era rimasto a beneficio di una elite.

 

Concordo anche per quanto riguarda i due grandissimi album che Luna ha citato...anche se a mio avviso Dreamland vince su The Dream Project...

Nonostante quest'ultimo presenti degli episodi eccezionali (penso ad 'I Love Devotion') Dreamland è più a ...non so come dire....a 360°....è di sicuro più fruibile.

 

Voglio dire,io li amo entrambi,ma se vai a far ascoltare al consumatore generico ,di sicuro quest'ultimo sceglierà Dreamland.

 

No,non sto assolutamente dicendo che Miles fosse la Britney della dance dell'epoca,ma è innegabile che quando si realizzava il disco particolare attenzione è stata prestata affinchè quest'ultimo risultasse fruibile da tutti.

 

A riprova di ciò la presenza di tanti altri brani (oltre ai best seller Fable ,Children e One And One) che avrebbero potuto diventare non singoli...ma singoli SPACCACLASSIFICHE.

 

Mi riferisco a Fantasya (che sto ascoltando adesso :ok:) e alla stupenda In My Dreams.

 

Marc: ti piace Organik? Ok,i nquell'album di dream non ce ne è rimasta proprio nulla...ma è un episodio interessante.

 

A me è piaciuto molto :ok:!

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Amici, io Roberto l ho conosciuto dopo, non ho vissuto purtroppo quegli anni della Dream in cui lui immagino era una specie di divo, perciò capirete che non posso avere un riscontro personale su quegli anni..

 

Però vi posso dire che Roberto non è un divo, non è uno che vuole essere un simbolo al di fuori della musica, perciò tutti i discorsi esterni a lui non interessano.

Capite che se solo lui voleva poteva diventare il triplo più famoso facendo il vip e sfornando pezzi dream a più non posso? E invece no, a lui quel tipo di ambiente non piace e anche se è stato USATO come personaggio dal punto di vista commerciale ha seguito solo l'unica cosa che gli interessa: LA MUSICA.

 

Perciò dopo 2 anni di Dream ha deciso di innovare, di cambiare, è come quando noi prendiamo il diploma e andiamo all'università.

 

NON VOLEVATE FORSE CHE ROBERT MILES CONTINUASSE A DARSI VANTO CON IL SUO DIPLOMA VERO??

 

E' anche per questo che si è trasferito prima in Inghilterra e poi in America: GLI ITALIANI SONO UN POPOLO DI PECORONI PER NON DIRE PEGGIO, e lui non se la sentiva di essere trattato come lo "sforna mode".

 

Provate a pensare a tutti coloro che hanno marciato sugli allori come D'AGOSTINO, che ha preso il suo posto come simbolo dei pecoroni italiani.. E tutti che lo chiamano "maestro" avendo le fette di salame in faccia.

 

Ricordo pure che in un intervista Roberto disse "Non credete a tutto quello che i DJ vi dicono … soprattutto non credete a quelli che fanno le superstar"

 

CAPITE ORA CHE UOMO E' ROBERTO? LUI LA SUPERSTAR NON LA FA.

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